Roccella Ionica | Nei guai i comandanti di tre pescherecci. Compromesse le loro licenze

Pesca a strascico, sanzioni amministrative per

12mila euro: sequestrati pesci di piccola taglia

Un vizio diffuso ovunque, e che vede impegnati costantemente gli
uomini della Guardia costiera a tutela del mare

ROCCELLA JONICA | Tre pescherecci a strascico sono stati colti a pescare in zone vietate e nei confronti di pesci di piccola taglia, anch'essi vietati. Un vizio che è diffuso su tutti gli 8000 km di costa italiani, e che nelle ultime ore ha interessato le coste di Roccella Jonica, presso le quali l'Ufficio circondariale marittimo ha concluso un'operazione finalizzata al controllo dell'intera filiera di pesca.

Una motovedetta della Guardia costiera
Una motovedetta della Guardia costiera

Questa volta a finire nella «rete» sono stati tre pescherecci, i quali sono stati scoperti effettuare pesca in zone dove non si potrebbe utilizzando la tecnica della pesca a strascico, con la quale si sono pescati pesci di piccola taglia che dovrebbero rimanere nel mare. Si tratta di un'operazione complessa e importante, senza la quale l'ecosistema marino verrebbe irrimediabilmente compromesso, a tal punto da rendere impraticabile negli anni a venire l'attività della pesca.

La pesca a strascico è vietata in certe zone
La pesca a strascico è vietata in certe zone

L'attività ispettiva effettuata nel territorio di competenza del circondario marittimo di Roccella Jonica, sotto la direzione marittima della Calabria e Basilicata, si è svolta sotto il coordinamento del tenente di vascello, Antonino Indelicato, gli ha visto impegnato il personale della guardia costiera, con l'ausilio di mezzi terrestri e navali. I controlli sull'intera filiera della pesca sono stati effettuati con la collaborazione del servizio veterinario dell’Asp di Reggio Calabria, Area «B» di Locri, che ha coadiuvato le attività ispettive, valutato la salubrità dei prodotti ittici a tutela della sicurezza dei consumatori.

In totale sono state elevate sanzioni per 12,000 euro, e redatti verbali amministrativi con i quali si è contestato l'attrezzatura per un totale di 115 metri. Il pescato sequestrato è stato devoluto in beneficenza. I comandanti dei tre pescherecci e gli armatori sono stati multati con punti per infrazione sulla licenza di pesca del peschereccio e sul titolo professionale del comandante per un totale di 12 punti ad unità.

Sequestrati pesci di piccola taglia
Sequestrati pesci di piccola taglia

Coloro i quali, invece, avevano pescato le taglie piccole sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per detenzione di prodotto ittico sotto la taglia minima prevista. Per loro anche il sequestro penale di una rete «sciabica» di circa 150 metri, ed è il prodotto pescato (bianchetto) per la mancanza di segnalazione relativamente agli attrezzi da pesca utilizzati.

Inutile specificare come per la legge dello Stato chiunque peschi prodotti ittici fuorilegge stia compromettendo l'ambiente marino, e conseguendo proventi illeciti. L'uso di reti a strascico è consentito per le unità da pesca autorizzate a condizione che la profondità del fondale non sia inferiore all’isobata dei 50 metri, negli specchi d'acqua antistanti i compartimenti marittimi della Calabria ricompresi nella fascia fra 0.7 e 1.5 miglia nautiche dalla linea di costa.

Mercoledì 30 gennaio 2013