di Giovanni Cimino
Condanna pesantissima. Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, è stato condannato a sei anni di reclusione, per i reati di falso e abuso d'ufficio, nell'ambito del «caso Fallara», per la propria condotta nel periodo in cui è stato sindaco della città dello Stretto. Insieme a lui, la corte giudicante del Tribunale di Reggio Calabria, presieduta da Olga Tarzia, ha condannato i tre revisori dei conti dell'epoca Scopelliti, Carmelo Stracuzzi, Ruggero Ettore De Medici e Domenico D'Amico, condannati rispettivamente a tre anni e sei mesi di reclusione: per loro, l'accusa si limita al falso.
A Scopelliti, inflitta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e una provvionale di 120.000. Per i tre revisori dei conti, interdizione perpetua dai pubblici uffici per 5 anni e 20.000 euro di provvisionale.
Una sentenza che adesso rischia di travolgere la politica calabrese. per la legge Severino infatti, l'attuale governatore della Calabria, è sospeso dalla carica.
Venerdì 28 marzo 2014
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